Le sottili differenze dei mobili Shabby chic
“Shabby Chic” non è un design, non è una certa forma di mobili, non si riferisce a una certa epoca o cultura, bensì è un tipo di pittura che si attua sui mobili: una pittura chiara, bianca o pastello, decapata, sbiadita, che conferisce al mobile un aspetto “rovinato” e “datato”. Detto ciò, si vede che possono essere shabby tutti i tipi di mobili con tutti i tipi di forme. Un mobile shabby vero e proprio è sempre un mobile vecchio, non reso “shabby” dal restauro, ma rovinato proprio dal tempo. Per i mobili shabby chic autentici, l’importante è che essi siano stati rovinati, usurati e “toccati” solo da lui, dal tempo.
Un’altra cosa è quando si parla di “stile shabby chic”. In questo caso parliamo di un mobile di legno reso shabby dal restauro, decapato. Il decapaggio è una tecnica vera e propria che serve a riprodurre l’effetto “rovinato” e “sbiadito” del mobile.
Un’ultima differenza dei mobili shabby chic riguarda lo stile country chic, che, invece, è una forma vera e propria di arredo. Esso è un design, quello provenzale (infatti parliamo anche di French Chic), che non deve per forza essere bianco, ma può avere anche altri colori, anche accesi. Qualche esempio? Le tovaglie a quadretti bianco e rosso come complementi e tessili della casa, i mobili in legno scuro o chiaro, ma anche pastello e bianchi: tutto sta al gusto di chi arreda. Country Chic quindi (che significa letteralmente “campagnolo elegante”) è uno stile di mobilio e arredo, e non una tecnica di pittura sul mobile. I mobili country chic infatti, possono anche essere nuovi e comprati proprio in quel modo, non presentano per forza segni di usura e non sono rovinati dal tempo.

Da dove viene lo stile Shabby Chic?
Lo stile Shabby Chic nasce in Gran Bretagna e rievoca il tipo di decorazioni delle tipiche case di campagna inglesi, accoglienti e familiari.
Altri influssi vengono anche dalle decorazioni a dipinto svedesi del XVIII secolo e dai castelli francesi della Valle della Loira, con le sue atmosfere romantiche, per arrivare allo stile degli Shakers americani.
Parliamo di atmosfere rilassanti tra pizzi, merletti e lino, candele e fiori dalla tonalità delicata, ma soprattutto complementi di arredo vintage, mobili in legno decapato dai colori chiari, pastello mai perfettamente verniciati che sembrano presi dalla soffitta della nonna.
Oggi, lo shabby chic ha visto aumentare la sua fama grazie all’Upcycling, il recupero, ossia la possibilità di trasformare un vecchio oggetto-mobile-accessorio in qualcosa di nuovo. Negli anni l’Upcycling si è affermato sempre di più a livello globale, soprattutto grazie al lavoro di Rachel Ashwell, che ha dato vita a questo stile, recuperando vecchi mobili. In Europa lo shabby chic è stato adattato alla cultura e al gusto mediterranei, diventando un “elegante vissuto”.
Il significato letterale
Il termine ‘shabby chic’ è stato coniato, per la prima volta, dalla rivista “The World of Interiors” nel 1980. Da allora si è diffuso in tutto il mondo, caratterizzandosi secondo declinazioni e sfumature dettate dal gusto e, soprattutto, dalle possibilità economiche.
Letteralmente, il termine “shabby chic” significa “trasandato elegante”, e si riferisce a uno stile apparentemente trascurato, che però in realtà è frutto di studio e cura dei dettagli. Lo shabby chic è uno stile di Interior design, in cui maggiori sono i dettagli usurati meglio. Vernice sfaldata, graffi in superficie, colori sbiaditi: lo stile Shabby Chic è uno stile di arredamento romantico che recupera piccoli diamanti grezzi dal passato.
La trasformazione iniziale e quella più importante di questo stile avviene attraverso il colore. I mobili scuri di legno vengono verniciati usando il bianco e tutte le sue sfumature, ma anche colori tortora e pastello purché abbiano un tono dall’effetto polveroso. Non sono mai colori forti o accesi.

Come scegliere i mobili shabby chic
Per lo stile Shabby è sempre bene prediligere mobili vecchi da recuperare, a cui dare una nuova vita. Ma lo shabby non sempre si limita a questo. Può infatti prevedere trasformazioni radicale di un mobile, dove l’effetto finale può rendere quasi irriconoscibile lo stile originario dell’oggetto, trasformando, ad esempio, un mobile “moderno laccato lucido” in uno shabby.
I mobili shabby chic migliori che si prestano a questo stile sono quelli che rappresentano un’età passata, ricchi di intarsi, molto lavorati, con bugne e fregi che, allo stato naturale, risultano magari pacchiani ma che, una volta trasformati nei colori dello shabby chic, diventano delicati e meravigliosi. Lo stile può essere squadrato o morbido, non importa: l’importante è che il mobilio sia usurato e abbia un importante impatto visivo.

Shabby chic moderno o “industrial chic”: le ultime tendenze
Molti credono che lo shabby chic sia legato solo ad un arredo “total white” incantato e meraviglioso, ma in realtà le sue declinazioni sono molteplici. La gran parte di queste dipende dai gusti di ciascuno, dal modo in cui si personalizza. Questo stile gode di declinazioni, variazioni, sfumature molto diverse, ma tutte, appunto, ugualmente shabby.
Tra le tendenze più di moda negli ultimi anni ritroviamo non a caso l’industrial chic. Questo è uno stile che sposa perfettamente l’elemento moderno con lo shabby-vintage, creando ambienti accoglienti e versatili dal punto di vista degli arredi. Per quanto non piaccia a tutti, l’industrial chic ha trovato i suoi estimatori in coloro che non amano gli estremi, tra il moderno e il vintage.
L’Industrial Shabby unisce elementi tipici come il legno sbiancato, armonizzandoli spesso con elementi in ferro.
Fonti:
Arredamentoshabby.it
Mylifeinthecountryside.it/home-decor/cos-lo-style-shabby-chic-una-definizione