Il termine generico essenza è «ciò per cui una certa cosa è quello che è! E non un’altra cosa! »
L’essenza indica quella determinazione che nella sua “ definizione” ne costituisce la natura.
L' essenza del legno, che cosa è?
La parola deriva dal latino essentia,“pianta”,: stiamo parlando dell’essenza del legno, di cui vogliamo parlare oggi. La natura ci ha donato questo materiale robusto, in grado di durare nel tempo ed estremamente duttile, un materiale nobile in grado di migliorare l’aspetto di ogni ambiente, oltre che di intonarsi perfettamente alla maggior parte degli stili d’arredamento.
L’essenza del legno serve a distinguere le peculiarità di ogni tipo di legname utilizzato, diverso da pianta a pianta, sia per le caratteristiche fisiche, sia per l’aspetto che per il suo utilizzo. Questa parola non va confusa assolutamente con l’omologo usato in termini di profumo, non è legata all’odore, anche se naturalmente il legno ne ha uno proprio.
Essenza dunque è la varietà di legno disponibile ad essere lavorato.
Essenze e classificazione.
“I legni sono molto diversi, come diversi sono gli alberi di un bosco…” Alberi, arbusti e piante di ogni genere vengono classificate in famiglie e a loro volta sono suddivise in specie legnose, ciascuna caratterizzata dalla propria essenza.
A seconda della provenienza il legno è classificato in “europeo” (abete, cipresso, larice, pino) o “esotico” (balsa, mogano, palissandro, ebano). Rispetto alle proprietà e in particolare al grado di durezza, si suddivide in essenze tenere o dolci da una parte o forti dall’altra.
Il grado di durezza è una caratteristica importante delle varie essenze di legno, tanto che sta alla base della più comune classificazione.
Essenze tenere o dolci
Le essenze tenere o dolci sono facilmente lavorabili e si presentano bene al taglio, ma con altrettanta facilità sono sensibili a urti, graffi e scalfitture e hanno una scarsa resistenza. Legni di questo tipo sono, ad esempio, l’abete, il larice, il pioppo.
Essenze dure o forti
Appartengono invece a questa classe tutti i legni più nobili, tradizionalmente usati per i lavori di ebanisteria, insieme ad altri di minor pregio, ma pur sempre caratterizzati da elevata compattezza e ottima resistenza alle sollecitazioni. Per l’ebanista ricorrere a legni di questo tipo è indispensabile quando si vogliano realizzare pezzi torniti o sagomati.
I più conosciuti sono il noce, il castagno, l’ulivo, il rovere, il ciliegio, il faggio, l’acero.
I legni “duri”, provenienti da specie di alberi tipici delle regioni tropicali ed equatoriali, esotici, molto conosciuti e pregiati sono l’ebano , il mogano e il teak.
Quest’ultimo, originario dell’Indocina e della Birmania, ha un elegante colore marrone scuro viene usato per costruire non solo mobili di pregio, ma anche per la pavimentazione di superfici e per costruzioni in ambito navale.


Il legno è uno dei materiali più amati e utilizzati per le sue qualità di colore, piacevolezza al tatto, calore e odore. Tutte queste componenti lo rendono un materiale unico, che arricchisce qualunque spazio della casa. Trovare la giusta essenza, che ne delinei lo stile, sfruttando al massimo tutte le sue caratteristiche, è una scelta talvolta molto difficile e quindi è sempre bene farsi consigliare da esperti del settore.
Il legno è una scelta di gusto che non tramonta mai, si protrae nel tempo, rappresentando il forte legame che c’ è tra la terra e la natura che la circonda!

Vi aspettiamo al prossimo approfondimento!
– Pratelli Verniciatura