Cos'è l'Upcycling: una breve storia
Cos’è l’Upcycling? E’ il 1963 quando la Heineken crea il primo esempio di upcycling producendo le “Wobo”: bottiglie di birra che, una volta usate, possano servire come mattoni da costruzione. L’idea, opera del fondatore della casa e di un architetto, prende forma quando i due vedono una vasta quantità di vuoti di bottiglia seminate sulle spiagge caraibiche, luogo dove c’è carenza di materiali da costruzione. L’idea geniale purtroppo non ha successo.
10 anni dopo, gli architetti Charles Jencks and Nathan Silver indicano un nuovo modo di progettare che vuole essere di rottura con il mondo tradizionale, cercando di vedere le cose che ci circondano in modo diverso, in modo da dare agli oggetti e alle materie che ci circondano da sempre, ruoli e significati diversi da quelli con i quali siamo abituati a vederli: nasce così l’idea dell’upcycling!
Eppure non si tratta di riciclo...!
L’Upcycling non è sinonimo di recycling (riciclo), che significa trasformare i rifiuti in un prodotto adatto a un nuovo utilizzo. La traduzione che più si avvicina è riuso creativo, l’oggetto scartato non trova solo nuova vita, ma lo fa acquistando un maggior valore rispetto all’oggetto o al materiale originario:
“A differenza del riciclo (re-cycling), in cui si riporta indietro un materiale nel suo ciclo di vita alle proprietà originarie, l’up-cycling lo valorizza grazie a un design intelligente che lo rende più interessante a livello economico, estetico ed emotivo”, scrive Max McMurdo, designer con alle spalle studi sulle pratiche di riuso creativo, nel suo manuale “UPCYCLING, ovvero l’arte del recupero ricco di idee originali”.
Il volume è composto da tre capitoli che raccolgono “le invenzioni” per la casa, suddivise in arredare, fare ordine e illuminare/decorare, ai quali si aggiunge la sezione finale dedicata ad attrezzature, tecniche e trucchi dell’arte del fai-da-te.
In “Upcycling“, Max McMurdo insegna a far emergere il designer che è in noi. Scoprire come scovare preziosi materiali da recuperare, apprendere le tecniche per trasformarli in nuovi oggetti, donando loro un valore aggiunto e un tocco personale. Se pensate che comprare un mobile nuovo sia la miglior soluzione, vi ricrederete!
Capita spesso di conservare oggetti che hanno esaurito il loro compito, ma che non riusciamo a gettare. Perché non donare loro nuova vita? Magari risparmiando i costi di smaltimento e proteggendo l’ambiente con questo nuovo modo di fare ecologia. Questi prodotti sono molto apprezzati da tutte quelle persone che hanno uno di stile di vita ecocompatibile. Perché l’upcycling non fa perdere valore all’oggetto, anzi gli dà una nuova vita facendolo tornare come nuovo senza consumare risorse del territorio.
Si tratta di salvare gli oggetti destinati ai rifiuti o dimenticati nelle soffitte che vengono rimessi a nuovo, destinati a una nuova vita spesso diversa da quella per cui l’oggetto era stato creato.
Dal cestello della lavatrice trasformato in un coffee table luminoso, dal vecchio skateboard che diventa una mensola, ai mobili fatti con vecchie casse di vino. Oppure, per fare qualche altro esempio: un pacco di vecchi giornali diventa uno sgabello grazie a due cinghie e un cuscino, una valigia si trasforma in un armadietto per il bagno appendendola al muro, un vecchia scala di legno appoggiata al muro può diventare una libreria o una decorazione particolare per il salotto, specchi incorniciati da persiane in disuso.
“Un mondo fantastico, colorato, perfino tecnologico, un mondo che esprime le più creative doti umane nel saper trasformare ciò che, a tutti noi, sembrerebbe solo spazzatura, per inventare un nuovo lavoro quasi a costo zero!”
Vi aspettiamo al prossimo approfondimento!
– Pratelli Verniciatura