La lavorazione del legno è stata una delle prime Arti dell’uomo: dalle clave alle lance degli albori della civiltà, alle canoe scavate nei tronchi d’albero, agli aratri per lavorare la terra delle epoche successive, quest’attività è alla base della società cosiddetta “civilizzata”.
Le prime costruzioni di legno
Grossi tronchi d’albero caduti, rami frondosi e foglie furono trasformati dalla mano dell’uomo nei primi ripari dalle intemperie e dalle bestie feroci. Col tempo, i ripari divennero capanne, poi palafitte, grazie all’esperienza conoscitiva umana e al perfezionamento delle tecniche di lavorazione, sino alla raffinatezza delle costruzioni di oggigiorno.
La lavorazione del legno rivoluzionò anche il campo dei mezzi di trasporto per terra e per mare, sfruttando le sue note proprietà galleggianti. Le imbarcazioni, sempre più evolute e leggere per poter navigare anche nei fiumi, furono per molti secoli il mezzo più veloce per i collegamenti e i commerci.
Lo stesso progresso della lavorazione del legno ha portato alla creazione di mobili e oggetti più complessi e raffinati, sino a fare di questa attività una vera Arte con la “A” maiuscola.
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Storia e tradizione
Per alcuni studiosi, l’inizio della storia dell’uomo coincide con il momento in cui si è cominciato a lavorare le materie prime naturali per farne oggetti utili alla vita quotidiana.
Oggi il legno, nonostante la disponibilità di altri materiali, continua a essere impiegato in grandi quantità nell’edilizia, nella nautica, nella costruzione di mobili e prodotti dei settori più svariati.
Prima degli anni ’50/’60, ogni famiglia contava in seno almeno un artigiano, o qualcuno abile a lavorare il legno, figura importante se si pensa a quante fossero le esigenze di costruzione e manutenzione di mobili e immobili. Il “boom” degli anni ’60, portò a un repentino proliferare di botteghe e laboratori del settore legno, sebbene, l’industrializzazione successiva costrinse questo tipo di attività artigianale a modernizzarsi per stare al passo nel rapporto domanda-offerta del periodo.
L’Italia possiede una grande tradizione e un vasto patrimonio di validi artigiani del legno, impegnati per lo più nella produzione di attrezzi, mobili e complementi d’arredo. Ogni regione ha la sua storia e le sue tradizioni.
Abilità ed esperienza
Per lavorare il legno è necessario possedere buone abilità manuali, precisione e conoscenza dei principali stili del mobile, senza dimenticare un buon gusto estetico. Numerosi sono gli ambiti operativi legati a questa lavorazione, uno dei più importanti è l’Arte del Restauro. Il recupero di oggetti e mobili usurati o antichi implica diverse tecniche di lavorazione, il restauro include anche fasi di verniciatura, per ripristinare la “salute del legno” e cambiarne il suo aspetto conferendo all’oggetto una nuova vita.
Per far questo però, è indispensabile conoscere la storia dell’oggetto da restaurare, nonché analizzare gli stati di conservazione e degrado del manufatto ligneo. Alla fase analitica e diagnostica, deve seguire necessariamente un progetto di restauro: dalla pulitura attenta dell’oggetto alla ricostruzione delle parti mancanti o usurate, fino alla lucidatura e alla finitura con vernici, azioni che richiedono una conoscenza approfondita delle tecniche e degli strumenti di lavoro.
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Progettazione e conoscenza
Il legno è un materiale vivo, deve essere lavorato rispettandone le caratteristiche naturali, senza intaccarne la “salute”, richiede una manutenzione costante. Anche per questo, molte aziende del settore preferiscono utilizzare materiali compositi come il compensato, il truciolato e il cartonfibra, prodotti che non si deformano con la stessa facilità del legno naturale e che non richiedano una lunga stagionatura.
Il know- how di un produttore del settore, qualsiasi sia il livello di produzione, consiste nella conoscenza approfondita delle materie prime, nonché della richiesta del mercato, dati utili a determinare la scelta più conveniente dei materiali in termini di quantità e qualità. La progettazione del prodotto, in vista di determinate applicazioni, deve rispondere ai requisiti richiesti, oltre a tenere in considerazione il potenziale di vendita, quindi la possibilità di una produzione efficiente su scala industriale.